VENEZIA, 21.07.2005, ore 18.00-19.00 "Tramonto Latinoamericano" (Reading + performance) A cura di Antonio Arévalo. Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti - Palazzo Cavalli Franchetti / San Marco 2842 Padiglione dell'Istituto Italo-Latino Americano 51° Biennale di Venezia. Si può affermare, senza dubbio, che la poesia latinoamericana, incarnata in un linguaggio adulto, aperta agli influssi e tesa con energia al futuro, è anche portatrice evidente di un destino di espressione. L'origine comune e il comune fluire di una lingua poetica, emancipatasi gradualmente nel corso del secolo scorso dalla matrice spagnola, è oggi capace di imporre la sua propria suggestione. Interpretare visivamente l'anima lirica del continente secondo le nostre parentele spirituali, è il compito che ci siamo dati per questo tramonto latinoamericano a Venezia. Continente linguisticamente unico, dove è lecito domandarsi in che cosa consista e se esista una connessione fra le pratiche artistiche. Come dice Marco Scottini, "un contesto fatto di logiche operative, attitudini della mente e modi di essere". Ma la poesia ha qualcosa in comune con le attuali pratiche artistiche? Abbiamo invitato degli artisti latinoamericani a parlare di questo attraverso il loro linguaggio: Antonio Arévalo (Cile) Erich Breuer (Cile) Federico D'Angelo (Argentina) Alfredo Fagalde (Cile) Ines Fontenla (Argentina) Juan Leal-Ruiz (Colombia) Nicola Pallavicini (Argentina) Gaston Ramirez (Mexico), César Meneghetti (Brasile) Felipe Tupper (Cile).
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